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E’ la frazione più popolata del Comune.

Gli abitanti sono detti “mechi o pazèit”  per la loro bassa statura, dovuta all'uso di vecchi e scomodi telai per la fabbricazione di "mezzalana" e "drappo" di pura lana naturale, telai ai quali stavano seduti in posizione molto bassa, che spesso portava al rachitismo. 
L’abitato di Carega è suddiviso in rioni ciascuno con un nome particolare: Ca’ Cereia, Ca’ d’Bugiot , Ca’ Paluc, Bergu, Ca’ d’Paulin. 
La località ha dato i natali, nella prima metà dell’ottocento, ai pittori Pietro Velatta ed al figlio Giovanni Maria che hanno lasciato numerose opere nelle chiese della valle di Cellio. 
Risale ai secoli XVII e XIX la sua chiesa, che è stata parrocchia indipendente fin dal 1626, ma ora è unita a Plello. All’interno si possono ammirare affreschi del pittore locale Velatta e all’esterno uno slanciato campanile tutto in granito.



Descrizione

Carega, 607 m s.l.m.



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