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La frazione è situata a Nord del comune di Cellio, dal quale dista circa un chilometro.
Il suo nome deriverebbe da “gora” (grande roggia), corrente d’acqua per alimentare le ruote dei mulini. 
I suoi abitanti sono soprannominati “scimiёti” (scimmia), probabilmente perché scimmiottavano la gente che non era del posto!
Risalente al 1896, è tuttora funzionante ed è alimentato da una sorgente sita ai piedi di Cadarafagno, detta “acqua della Beata” (dalla Beata Panacea, il cui padre era nativo di Cadarafagno). 
La sua chiesa risale al secolo XVII e rispecchia la tipica chiesetta del primo '600 ampliata su una cappella più antica. Al suo interno una pala d’altare recentemente restaurata e a lato il campanile in pietra risalente al 1839 alto 20 m.
Percorrendo le stradine del paese e imbucando la via stretta, si arriva Sulla piazza dove è posta una grossa macina in pietra utilizzata in passato, probabilmente fino agli anni ’50, per macinare le noci ed estrarne l’olio.
Adiacente alla frazione vi è un piccolo agglomerato di case, la località Rivaccia.



Descrizione

Baltegora, 730 m s.l.m.



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