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A 5 minuti da Breia si trova Cadarafagno, la cui gloria è Lorenzo Muzio, padre della Beata Panacea.
La sua casa, ormai in rovina, fu demolita e coi materiali si edificò nel 1731 una cappelletta dedicata alla Beata. 

La sua chiesa parrocchiale, che è collocata fuori dell'abitato, contiene alcuni dipinti eseguiti nel 1796 da Defendente Peracino (nipote di Lorenzo) e rappresentanti alcuni fatti del titolare S. Gottardo e della Beata Panacea. 
Il portico della facciata fu dipinto nel 1781 da Lorenzo Peracino, che vi rappresentò sul frontone S. Biagio, S. Gottardo e l’Annunziata, sul volto i quattro Evangelisti, sopra la porta la Beata piena di bellezza e bontà che con una mano sostiene la palma e con l’altra accarezza un’agnellina. 
Il ricco altare maggiore, l’altare del Rosario contesto di marmo verde di Cilimo, l’alto campanile, che mostra la data del 1629, e le cappellette della Via Crucis, oggi ormai deteriorate dal tempo, aggiungono decoro a questa chiesa. 
In territorio di Cadarafagno si trovano massi di granito coi quali furono fatti sia il pavimento della chiesa che le antiche balaustri dell’altare maggiore, sostituite poi nel 1839 con altre di marmo di Viggiù.

Il 24 febbraio 1876 un grosso incendio distrusse buona parte delle case del paese. 
Da qui transitano i sentieri C.A.I. n. 756 e 751.



Descrizione

Cadarafagno, 796 m s.l.m.



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